Stando a quanto ottenuto da un sondaggio commissionato dalla polizia britannica, un individuo su quattro si considera "neutrale" (il 12% delle risposte) o ritiene che non ci sia niente di sbagliato nell'utilizzo della tecnologia deepfake per creare contenuti erotici (il 13%), anche quando i soggetti raffigurati non hanno dato il proprio consenso. L'argomento principale del sondaggio è, a tutti gli effetti, un atto illecito, tuttavia sembra che alcuni partecipanti non diano la giusta importanza al crimine in questione.
L'attuale desensibilizzazione nei confronti di questa tecnologia e dell'uso a sfondo sessuale sempre più perpetrato stanno inevitabilmente accelerando la violenza contro le donne, e le aziende tech coinvolte sono complici. La responsabilità è, in parte, anche loro, in quanto fornitori del metodo più veloce ed economico per creare questo genere di materiale.
L'intera pratica non solo è un atto illecito secondo la legge attuale, ma anche secondo il nuovo Data Act.