All'interno del laboratorio californiano che mostra la contraddizione al centro della corsa all'IA da mille miliardi di dollari

  • 2025-12-02 08:00:00
  • BBC

Il CEO di Google, Sundar Pichai, noto per la sua estrema riservatezza, ha recentemente aperto le porte del Googleplex, la sede centrale dell'azienda in California, per mostrarlo al resto del mondo. All'interno del laboratorio del campus risiede ora uno degli oggetti potenzialmente più preziosi per l'economia dell'intero pianeta, un minuscolo quadratino non ancora contaminato dall'opinione del mondo, chiamato TPU (Tensor Processing Unit).

Al momento è ancora in fase di sviluppo ma, un giorno, alimenterà ogni query dell'intelligenza artificiale che passerà attraverso Google. Secondo Pichai, “l'intelligenza artificiale è la tecnologia più rivoluzionaria su cui l'umanità abbia mai lavorato - ha un potenziale straordinario, ma dovremo affrontare i cambiamenti sociali che comporterà”. La tecnologia in questione è indubbiamente una risorsa con delle potenzialità ineguagliabili, tuttavia, questo non sminuisce gli enormi danni che ha già causato, nel settore creativo, professionale e, soprattutto, ambientale.

L'intero settore è in una sorta di equilibrio precario, in una bolla che potrebbe scoppiare da un momento all'altro. Cosa si prenderà il merito, o la colpa, di averla fatta scoppiare?