Il nuovo browser di ChatGPT ha potenziale, se si è disposti a pagare

  • 2025-11-20 08:00:00
  • BBC

Come menzionato nell'articolo di ieri, OpenAI ha recentemente rilasciato il proprio browser di ricerca, chiamato "Atlas". Questo progetto è accompagnato da un agente d'intelligenza artificiale, una funzionalità integrata volta a svolgere delle mansioni autonomamente, aggiunta potenzialmente comoda e, purtroppo, soggetta a diversi rischi di sicurezza.

A differenza della maggior parte dei motori di ricerca attualmente in uso, come Google Chrome, Microsoft Edge e Firefox, Atlas è basato sul celebre chatbot ChatGPT e, di conseguenza, funziona come tale. Per effettuare ricerche è necessario comunicare con quest'ultimo, avanzando richieste tramite messaggio. Questo metodo è, tuttavia, soggetto agli errori e alle allucinazioni tipiche di questo genere di strumenti, nonché ben diverso dall'utilizzo "normale" che ci aspetta da un browser.

Essendo l'ennesimo strumento volto a generare reddito, l'utente non pagante ha diritto ad un ridotto utilizzo di Atlas, trovandosi davanti messaggi come: "Limite messaggi raggiunto”, “Nessun modello disponibile supporta gli strumenti in uso”, “Hai raggiunto il limite del piano gratuito per GPT-5”. Considerando l'elevato numero di dati soggetti alla raccolta da parte del chatbot, tuttavia, forse l'iscrizione a pagamento risulterebbe ridondante.