Per la stragrande maggioranza degli attuali utenti del vasto mondo di internet, Google è sempre stato il motore di ricerca per eccellenza, al punto di essere ormai abituati al termine "to google" in inglese, o "lo cerco su google" in italiano - non si utilizza più la parola "internet" per indicare la rete di ricerca online, questo mondo viene sempre più spesso ridotto a "Google". Tuttavia, con l'ascesa dell'intelligenza artificiale e il completo rovescio del settore tech, l'egemonia del gigante in questione potrebbe scemare.
Di recente, infatti, sia OpenAI che Perplexity hanno presentato i propri motori di ricerca, rispettivamente chiamati Atlas e Comet. I richiami all'esplorazione delle volte celesti non sono casuali, in quanto gli appassionati della tecnologia in questione paragonano spesso la ricerca nell'ambito come l'approccio all'universo al di fuori del pianeta Terra.
I motori di ricerca in questione saranno accompagnati da "agenti AI", funzionalità intrinseche presumibilmente in grado di completare attività per conto dell'utente, cliccando su siti web e compilando moduli. Nonostante la prospettiva possa apparire interessante, sotto alla superficie si nasconde uno dei rischi più preoccupanti al giorno d'oggi: la sicurezza dei propri dati.