L'articolo che vi presentiamo oggi non racconta una notizia nel senso stretto del termine, bensì, si propone come un'approfondita digressione riguardante il rapporto tra l'ambiente online (tra meme, social media e "online culture") e l'attuale stato della violenza come mezzo politico.
Il 10 Settembre 2025, l'attivista politico statunitense Charlie Kirk è stato assassinato durante la tappa in Utah del suo ciclo di conferenze universitarie. L'uomo è stato colpito al collo da un proiettile sparato da Tyler Robinson, un ragazzo di 22 anni che attualmente rischia la pena di morte. Secondo quanto dichiarato dall'accusa ed emerso dalle prove, la decisione di Robinson sarebbe nata dalla propria ideologia politica, in netto contrasto con le forti e controverse opinioni di Kirk.
Le indagini hanno portato alla luce diversi aspetti del piano di Robinson. Il ragazzo aveva inciso sui proiettili delle frasi celebri nel mondo dei meme online, avvisando, successivamente, la propria partner di quanto aveva commesso e della sua intenzione di costituirsi. Ciò che è emerso dalle prove raccolte mostra, principalmente, un profondo legame tra le azioni e le decisioni del ragazzo e la crescente "online culture" riguardante la violenza come risposta ad una politica scorretta, spesso eticamente deplorevole, e divergente dai propri ideali.