Nonostare il completo blocco dei siti di pirateria appaia come la soluzione più immediata, potrebbe non essere la scelta più saggia per i legislatori, secondo quanto recentemente dichiarato in un policy brief dell'Internet Society, l'organizzazione internazionale di diritto americano per la promozione dell'utilizzo e dell'accesso a Internet.
All'interno del PDF menzionato, l'organizzazione ha condiviso la propria opinione riguardante questa problematica estremamente attuale e sempre pù diffusa. Bloccare completamente i siti contenenti contenuti piratati non è una soluzione benefica a lungo termine, in quanto non va ad eliminare la fonte originale dei materiali. Al contrario, questa scelta va inevitabilmente a nascondere il contenuto in questione, rendendo inaccessibili anche i potenziali contenuti legittimi.
Come esempio della problematica illustrata, l'internet Society ha menzionato il celebre "Piracy Shield" italiano, una piattaforma che, a seguito della sua implementazione negli scorsi anni, ha ripetutamente e erroneamente bloccato domini Google, siti ospitati da Cloudflare e Google Drive completamente leciti.