Qualsiasi progetto di natura digitale non raggiunge mai veramente un termine vero e proprio, ci saranno sempre modifiche e aggiunte da poter implementare, nuove idee da sviluppare, nuove funzionalità da progettare per poi offrire al cliente la versione migliorata del prodotto. Tuttavia, questa pulsione verso un perfezionismo tecnologico viene solitamente dai proprietari del progetto stesso, spinti dalla passione, dal proprio interesse personale, verso un qualsiasi ulteriore sviluppo.
Per quella che potrebbe veramente essere la prima volta nella storia, invece, un gruppo di sviluppatori è stato costretto ad aggiungere una funzionalità al proprio prodotto a causa dell'allucinazione di un modello d'intelligenza artificiale. ChatGPT ha recentemente "allucinato" una feature dell'applicazione Soundslice, un software che consente agli utenti di digitalizzare e modificare spartiti musicali, convincendo gli sviluppatori ad aggiungere questa nuova funzionalità.
L'IA continuava a informare gli utenti interessati all'app di una feature inesistente e, piuttosto che lottare contro quest'errore, i proprietari di Soundslice hanno direttamente deciso di renderla realtà.