Nell'ultima settimana, diverse piattaforme di social media sono state invase da svariati post riguardanti le recenti modifiche ai termini di servizio di WeTransfer, celebre servizio di file-sharing olandese. Video creati da content creators su Tiktok e Instagram hanno spopolato rapidamente, diffondendo il panico di fronte a ciò che sembrava essere l'ennesimo affronto perpetrato da una compagnia assetata di contenuti per addestrare l'intelligenza artificiale.
Stando a quanto dichiarato da WeTransfer, il linguaggio utilizzato all'interno del documento in questione ha probabilmente confuso gli utenti, portandoli a credere che la compagnia utilizzasse i file condivisi tramite il proprio servizio come materiale per l'addestramento di IA.
Per evitare ulteriori fraintendimenti, l'azienda ha recentemente modificato il testo, rendendolo meno ambiguo e sottolineando che "non utilizzano il machine learning, né alcuna forma di intelligenza artificiale per elaborare i contenuti condivisi tramite WeTransfer, né vendono contenuti o dati a terzi."