La corruzione dell'intelligenza artificiale all'interno dell'industria musicale cominciò nel 2023, con l'uscita di “Heart on My Sleeve", un duetto tra Drake e The Weeknd particolarmente convincente, sebbene, mai scritto, prodotto o creato dagli artisti menzionati. Il brano divenne immediatamente virale, ancora prima che il pubblico potesse comprendere le sue origini.
Ad oggi, nel 2025, l'implementazione di questa tecnologia all'interno del panorama musicale non è universalmente accettata, tantomeno benvenuta. Per rispondere a quest'incontrollata diffusione di contenuti auditivi generati artificialmente, quindi, l'industria del settore in questione sta spostando la propria attenzione verso un nuovo metodo: se non si può fermare questa tendenza, tantovale renderla tracciabile.
L'obiettivo non è riconoscere un contenuto AI a seguito della sua generazione, bensì identificarlo in precedenza, etichettarlo con i metadati necessari e controllare il modo in cui si muove nel sistema pertinente. Per far sì che questa nuova metodologia funzioni, quindi, diversi sistemi di rivelazione stanno attualmente venendo implementati all'interno dell'intera pipeline musicale.