L'aumento delle domande di lavoro con l'IA “rischia l'assunzione di personale incapace”.

L'utilizzo improprio dell'intelligenza artificiale sembra aver recentemente sbarcato nell'ambito della ricerca del lavoro. A seguito di un sondaggio condotto dal sito web britannico CharityJob, si ha avuto modo di scoprire che, su circa 2000 partecipanti, poco meno della metà aveva utilizzato la tecnologia menzionata nel processo di candidatura.

L'estrema diffusione di curriculum scritti da chatbot AI sta inevitabilmente portando alla vera e propria possibilità di fornire opportunità lavorative ad individui non adatti ad una posizione piuttosto che ad un'altra. Questa tendenza rischia di portare ad assunzioni errate, risultando in dipendenti capaci di utilizzare l'intelligenza artificiale ma, probabilmente, non completamente qualificati per la posizione in questione.

La situazione attuale vede, di conseguenza, una generale sensazione di incertezza da parte di diversi datori di lavoro che, trovandosi davanti a centinaia e centinaia di candidature al giorno, non sono più in grado di distinguere chi potrebbe essere un candidato adatto e chi no.