Secondo una serie di documenti di appalto ottenuti da 404 Media, testata giornalistica responsabile dell'articolo di riferimento di oggi, la NASA avrebbe pagato per l'accesso all'“Investigator Tool + Cloud Database” di Clearview AI. I documenti in questione, ottenuti in base al Freedom of Information Act (FOIA), dichiarano che l'agenzia ha originariamente acquistato solo una licenza per l'utilizzo della tecnologia, tuttavia non spiegano esplicitamente il motivo di questo acquisto.
Clearview AI è un'intelligenza artificiale alquanto controversa, in quanto la compagnia proprietaria è finita sotto ai riflettori per essere stata la prima a consentire a terzi di ricercare il volto di una persona, per poi collegarlo alle sue attività online, come i profili sui social media, foto segnaletiche e altre open sources.
Il progetto si propone come una piattaforma OSINT (open source intelligence), in grado di fornire supporto tramite l'identificazione di persone d'interesse durante i processi di investigazione pertinenti. Gli utenti hanno accesso ad un database di più di 50 miliardi di immagini.