La diffusione e il rapido sviluppo dell'intelligenza artificiale ha portato diversi cambiamenti nel mondo, sia all'interno dei settori tecnologici, sia all'interno di diversi ambiti professionali. Quest'impressionante tecnologia ha, più precisamente, seminato panico negli ambienti creativi: l'arte e la scrittura sembrano essere state le vittime più influenzate da questo "progresso".
Immaginate dedicare il proprio tempo, impegno ed energia ad una professione creativa che richiede una certa introspezione, una certa apertura personale per poter creare contenuti veri e profondi, come la scrittura, per poi assistere alla nascita di modelli d'intelligenza artificiale volti ad imitare il proprio stile e generare materiale che, ad un occhio inesperto, potrebbe apparire come se fosse originale.
Ciò che è nato come un innocente e ironico regalo per la giornalista Zoe Kleinman si è evoluto in una spaventosa riflessione sulle attuali capacità di questa tecnologia. Nonostante mostri diversi difetti e mancanze, dettagli che un lettore attento noterebbe in un istante, c'è il rischio che coloro meno vigili non comprendano la natura artificiale di certi testi.