Anthaney O’Connor, originario dell'Alaska, è passato da informatore a sospettato nel giro di qualche indagine. L'uomo aveva originariamente contattato le autorità per segnalare un aviatore interessato a del materiale pedopornografico. Durante l'investigazione, O'Connor ha acconsentito ad una ricerca dei propri dispositivi da parte della polizia - secondo quanto riportato, al suo interno avrebbero trovato prove incriminanti sia per l'aviatore che per l'informatore.
Quest'ultimo si sarebbe offerto di generare materiale pedopornografico per l'uomo, più precisamente una realtà virtuale raffigurante CSAM (child sexual abuse material). Il tutto sembra essere nato da uno scambio tra i due sospettati, dove O'Connor avrebbe proposto un pagamento di 200 dollari in cambio di un'immagine "curata" secondo le preferenze dell'aviatore.
Durante l'interrogatorio, O'Connor ha sostenuto di essere in possesso di immagini reali di abuso sessuale su minori solo perché "è possibile che siano state scaricate erroneamente" durante le sue ricerche per il materiale necessario per generare questo genere di contenuti artificialmente.