Forze dell'ordine provenienti da tutto il mondo si stanno avvicinando sempre più all'utilizzo dell'intelligenza artificiale all'interno del proprio organico, implementandola come strumento per velocizzare le indagini e poter raggiungere risultati sommariamente soddisfacenti nel giro di poco tempo.
La polizia federale australiana ha recentemente cominciato ad affidarsi a questa crescente tecnologia per poter analizzare più efficientemente le enormi quantità di dati che raccolgono quotidianamente.
Il responsabile della strategia tecnologica e dei dati dell'AFP, Benjamin Lamont, ha spiegato brevemente il motivo per la crescente necessità di implementare l'IA: ricevendo una media di 40 terabyte annui, compreso il materiale proveniente dalle 58.000 segnalazioni effettuate al loro centro per lo sfruttamento minorile e gli incidenti informatici segnalati oni 6 minuti, è inevitabile avere la necessità di rivolgersi ad uno strumento in grado di analizzare dati e fornire risultati in tempi brevi.