Telegram conferma di aver fornito i dati degli utenti statunitensi alla polizia.

  • 2024-10-17 08:00:00
  • 404 Media

Telegram, la piattaforma di messaggistica tanto menzionata nelle recenti notizie, è sempre stata considerata come una sorta di comunicazione sicura da qualsiasi tipo di sguardo: che appartenesse a malintenzionati o alle autorità. La riservatezza garantita ai propri utenti ha costruito una certa reputazione per l'applicazione in questione, sebbene i recenti avvenimenti stiano minando quest'alta considerazione del pubblico.

Il CEO di Telegram, Pavel Durov, è finito sotto ai riflettori durante gli ultimi giorni di Agosto a causa del suo arresto avvenuto sul suolo francese. L'uomo è stato sequestrato in seguito alla mancata volontà della sua azienda di collaborare con le autorità in un'indagine per abuso di minori, rifiutando di fornire i dati degli utenti coinvolti.

In seguito a quest'inaspettato sviluppo, la piattaforma ha modificato la propria privacy policy, che ora dichiara che, in caso di un ordine posto dalle autorità che conferma il coinvolgimento di un utente come potenziale sospettato in un'indagine che viola i termini e le condizioni di Telegram, l'azienda eseguirà un'analisi legale della richiesta e potrebbe condividere l'indirizzo IP e il numero di telefono dell'utente con le autorità.