Secondo l'ICO, delle falle nella sicurezza online hanno permesso l'hacking dei dati di 40 milioni di elettori britannici.

  • 2024-08-09 08:00:00
  • The Guardian

Quando si tratta di sicurezza online non si può mai essere troppo scrupolosi o, nel caso dell'organo di vigilanza del Regno Unito, troppo poco. L'Information Commissioner's Office, infatti, ha recentemente comunicato che la Commissione Elettorale, attualmente sotto ai riflettori grazie alle elezioni del mese scorso, non aveva aggiornato le misure di sicurezza volte a proteggere i dati nei propri server prima dell'attacco hacker risalente ad Agosto 2021 (e identificato solo nel mese di Ottobre 2022).

Il vice commissario dell'ICO, inoltre, ha dichiarato che se fossero state adottate le misure di protezione corrette e aggiornate, come una patch di sicurezza e una gestione delle password più accurata, è altamente probabile che questa violazione dei dati non sarebbe avvenuta. Fortunatamente, fino ad ora, non ci sono state prove di utilizzo improprio dei dati o di danni diretti.

A seguito della violazione menzionata, il governo conservatore della nazione ha puntato il dito contro la Cina, convocando l'ambiasciatore di Pechino per spiegare le presunte azioni del suo paese. Gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda hanno seguito i passi inglesi, sollevando preoccupazioni riguardanti il coinvolgimento della Cina in recenti attacchi informatici.