La celebre compagnia di intelligenza artificiale OpenAI è recentemente stata vittima di un attacco hacker che ha violato i suoi protocolli di sicurezza. Per quanto apparentemente superficiale, il rischio presentato da quest'avvenimento è un chiaro promemoria dell'inesorabile determinazione dei criminali informatici, soprattutto di fronte a quei tesori inestimabili che sono le aziende tech specializzate in IA.
Il New York Times ha successivamente spiegato la situazione in modo più approfondito, dopo poco rispetto al precedente annuncio dell'ex impiegato di OpenAI Leopold Aschenbrenner durante un podcast. Ciò originariamente definito "grave incidente di sicurezza" è poi stato smentito: secondo fonti in comunicazione con il Times, in realtà, l'hacker sembra aver ottenuto l'accesso solo ad un forum di discussione dei dipendenti.
Qualunque sia il livello di gravità dell'attacco, è fondamentale rendersi conto del pericolo rappresentato da questo genere di situazioni: le aziende di IA sono diventate custodi di miliardi di dati dei propri utenti, informazioni che, un giorno, potrebbero finire nelle mani sbagliate.