Gli utenti di Instagram e Facebook si saranno sicuramente imbattuti nel subdolo modello "pay or consent" recentemente introdotto all'interno delle due celebri piattaforme, il quale richiede il pagamento di una cifra mensile in cambio di una versione del social media in questione priva di pubblicità, che non usa i dati personali degli utenti per scopi pubblicitari.
A seguito dell'introduzione delle nuove leggi digitali in EU, la Commissione Europea ha infatti accusato Meta, la celebre compagnia di Mark Zuckerberg, di aver violato quanto menzionato. L'organo esecutivo dell'Unione Europea ha dichiarato, più precisamente, che lo schema "pay or consent" non è conforme al Digital Markets Act.
Il modello in questione è eticamente problematico, oltre a potenzialmente illegale, in quanto costringe gli utenti ad acconsentire alla raccolta dei loro dati da più piattaforme se non vogliono, o non possono, pagare. A seguito dell'accusa dall'UE, Meta deve ora pubblicare versioni "equivalenti" di Facebook e Instagram, che utilizzino meno dati personali.