Il mondo di Internet può essere un campo minato di menzogne, bluff e minacce. Non sapere di chi fidarsi è un dubbio quotidiano della maggior parte degli utenti online, all'interno di un ambiente così vasto e, talvolta, anarchico, chiunque ha il potere di infondere rabbia, paura e sfiducia nel prossimo. Come ci si dovrebbe comportare, quindi, quando un rinomato gruppo di hacker sostiene di aver effettuato un attacco informatico contro una delle più grandi piattaforme di vendita di biglietti online del mondo?
È il caso del gruppo ShinyHunters e della piattaforma americana Ticketmaster. Recentemente, gli hacker in questione hanno dichiarato di aver rubato i dati personali di 560 milioni di clienti di Ticketmaster, e di essere quindi in possesso nomi, indirizzi, numeri di telefono e dati parziali delle carte di credito degli utenti. Per evitare che i dati vengano venduti a terze parti, il gruppo ha richiesto il pagamento di un riscatto di 500.000 dollari.