A seguito dell'ascesa degli NFT e delle cryptovalute, purtroppo, il termine "artista digitale" ha ottenuto una reputazione piuttosto negativa a causa delle attività illecite perpretate da certi individui. È proprio questo il caso di due dei soggetti dell'articolo di riferimento odierno.
Recentemente, un'indagine effettuata dai finanzieri del Comando Provinciale di Verona ha rivelato un'evasione fiscale ammontante a 522.000 euro. L'investigazione è partita da un'approfondita analisi svolta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma, che ha individuato la presenza di due sedicenti "artisti digitali" esperti nella vendita di NFT - senza mai dichiarare le proprie entrate.
La stessa situazione si è vista successivamente una volta scoperta l'esistenza di un "miner", anche lui poco incline a dichiarare i propri guadagni.