Un gruppo di ricercatori, ex dipendenti di Meta, ha dedicato il proprio 2023 a sviluppare un nuovo software di intelligenza artificiale, chiamato "Patronus Ai". Lo scopo dell'omonima compagnia è di valutare e testare i celebri LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) - attualmente riconosciuti come portavolto della tecnologia dietro ai prodotti IA.
Recentemente, Patronus AI ha rilasciato un nuovo strumento chiamato "CopyrightCatcher", volto a supportare la ricerca dedicata alla frequenza con cui i principali modelli di intelligenza artificiale generano contenuti basandosi su esempi originariamente protetti da diritto d'autore. Contemporaneamente, infatti, la compagnia ha pubblicato i risultati di un test svolto a riguardo.
Il test ha preso in considerazione GPT-4 di OpenAI, Claude 2 di Anthropic, Llama 2 di Meta e Mixtral di Mistral AI. Il candidato con il livello più alto di violazione del copyright si è rivelato essere GPT-4, con un 44% di risultati contenenti contenuti protetti.