L'azione legale del New York Times sul copyright dimostra che il perdono potrebbe non essere meglio del permesso.

  • 2024-03-01 08:00:00
  • The Conversation

"È meglio chiedere perdono che chiedere il permesso" è una mentalità particolarmente apprezzata dalle grandi compagnie attualmente all'apice del mercato dell'intelligenza artificiale. Tra Microsoft e OpenAi, il concetto di autorizzazione non sembra essere fondamentalmente chiaro, in quanto entrambe le aziende preferiscono agire come gli è più comodo e gestire le conseguenze in tribunale, piuttosto che seguire la legge.

Azioni legali nei confronti dei grandi nomi del settore tecnologico non sono esattamente sorprendenti; dalla rapida ascesa dell'intelligenza artificiale si ha avuto modo di sentire sempre più denunce nei suoi confronti, ottenendo, fin'ora, scarsi risultati.

In questo caso si parla dell'utilizzo improprio di dati raccolti in modo illecito, utilizzati principalmente come materiale per "addestrare" i servizi di IA delle compagnie menzionate in precedenza. L'azione legale del NYT, infatti, sottolinea le ripetute violazioni del Diritto d'Autore perpetrate, denunciando inoltre i gravi danni subiti, sia dal punto di vista economico che reputazionale.