Perché la più avanzata startup italiana di polizia predittiva è sull’orlo del baratro.

  • 2024-02-16 08:00:00
  • Wired

Il termine "polizia predittiva" si riferisce ad algoritmi basati su intelligenza artificiale, volti ad individuare in anticipo come si svolgerà un eventuale crimine: chi lo commetterà, dove e quando. Questo genere di tecnologia cominciò a svilupparsi già nel primo decennio del 2000, raggiungendo l'apice intorno al 2017. Ora, nel 2024, la startup italiana più avanzata rischia di chiudere.

Il settore è stato spesso preso di mira per l'inevitabile circolo vizioso sovente messo in atto: se si individua un hotspot e si aumenta il pattugliamento, è ovvio che si otterrà un numero maggiore di arresti, spingendo l'algoritmo a considerare questa zona come più propensa al crimine. La startup in questione, conosciuta come "KeyCrime", invece, non ha mai utilizzato uno schema simile, ovviando al problema.

KeyCrime è, in parole povere, l'automatizzazione del lavoro già svolto dai poliziotti: il software si occupa di trovare le connessioni all'interno di dati inseriti appositamente da chi di dovere, determinando quindi quali crimini sono stati commessi da quale individuo. A seguito dell'AI act, purtroppo, la startup rischia di chiudere, non avendo abbastanza risorse per poter attendere una regolamentazione corretta.