Grazie agli sviluppi tecnologici dell'ultimo decennio, ci si può considerare sempre più sicuri, protetti e tutelati mentre si è alla guida - l'alto livello di tecnologia inserito all'interno delle autovetture moderne rende i lunghi viaggi in auto meno pesanti e più scorrevoli. Tuttavia, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
La Fondazione Mozilla ha recentemente dedicato 600 ore di ricerca per studiare 25 politiche sulla privacy di importanti marchi automobilistici: nessuna soddisfaceva gli standard minimi dell'azienda in materia di sicurezza e privacy. Il 92% dà agli automobilisti "poco o nessun controllo sui propri dati personali", l'84% condivide o vende dati personali e "descrizioni" basate sui dati raccolti, come l'intelligenza, le capacità e gli interessi dell'utente.
La peggiore tra le marche analizzate è sicuramente la Nissan, che dice subito si riserva la possibilità di raccogliere e condividere l'attività sessuale dell'utente, i dati sulle diagnosi sanitarie, le informazioni genetiche e altre informazioni personali sensibili per scopi di marketing mirato.