Un avvocato di New York sta affrontando un'udienza in tribunale dopo che il suo studio ha utilizzato ChatGPT per ricerche legali. Il giudice ha dichiarato che il tribunale si è trovato di fronte ad una circostanza senza precedenti, dopo che è stato scoperto un documento che faceva riferimento a casi legali esemplificativi non esistenti.
L'avvocato in questione ha dichiarato alla corte di non essere al corrente che il contenuto proposto dall'IA potesse essere falso, nonostante ChatGPT crei testi originali su richiesta, avvertendo che può produrre informazioni inaffidabili.
L'uomo ha poi aggiunto di essere pentito di essersi affidato al chatbot e ha giurato di non utilizzare mai più l'intelligenza artificiale per arricchire le sue ricerche legali in futuro, soprattutto senza una verifica assoluta della loro autenticità.