A quanto pare, dichiarare un gioco "abbandonato" non ti fornisce il diritto di venderlo tramite blockchain.
Nei primi mesi del 2022, la collezione di giochi "Retro Arcade" venne presentata come un metodo per preservare giochi abbandonati, incorporando al proprio interno una serie di videogames sottoforma di NFT, senza però alcun tipo di autorizzazione da parte dei creatori originali dei software in questione. Dopo un breve lasso di tempo, gli NFT in questione vennero rimossi, a seguito di alcune segnalazioni.
Più precisamente, nel mese di Aprile la collezione "Retro Arcade" venne lanciata, volta a dimostrare la capacità della piattaforma Metagravity di reggere un software eseguibile all'interno di un non-fungible token. Fin da subito, sorse il dubbio riguardante il diritto (o la mancanza di tale) di ripubblicare e modificare a tal punto la sorgente dei videogiochi utilizzati nel progetto, creati e pubblicati da menti esterne alla situazione.