Rights Chain Initiative: nota di apertura

In origine questo post doveva parlare di metodi che possono essere utilizzati per mettersi in condizione di poter dimostrare di essere autori di un’Opera originale, di qualsiasi tipo essa sia. Illustrazioni, disegni, manuali, video… qualsiasi cosa possa essere frutto della creatività. E invece ho deciso di scrivere qualcosa di più personale, del perché sia nata Rights Chain come Iniziativa.

Premetto che non sono un artista, mi sono occupato per parecchio (forse troppo) tempo di tecnologia e di informatica in senso stretto del termine, tanto da diventare quasi monotematico. Però ho sempre avuto una passione esagerata per i fumetti e in particolare per il mondo manga e anime dal quale non mi sono mai troppo allontanato e al quale mi sono piuttosto riavvicinato negli ultimi anni. Anche qui, forse troppo! Nel percorso che ho seguito sono passato un po’ per tutti i settori, direttamente come quello musicale o indirettamente, come progettisti e altre realtà – o meglio professionisti – che vivono di opere d’ingegno o creatività.

In qualità di collezionista, per alcuni probabilmente “banale”, di fumetti e altre amenità della cultura orientale, trovo soddisfazione al pensiero di contribuire al lavoro di qualcuno acquistando la sua opera, nella consapevolezza (a volte smentita) che il mio piccolo contributo sia di aiuto all’artista stesso, e a tutti coloro che vi collaborano, perché possa creare nuove opere che siano di ispirazione ed emozionino tanto me quanto altre persone. Magari una visione un po’ eccessivamente “romantica” della cosa, ma concedetemi questa riflessione.

Alla pari il furto di informazioni, l’appropriazione delle opere, sono temi che mi hanno sempre toccato nel profondo, sia per motivi personali che per motivi professionali. Letteralmente la cosa mi urta ed elementi come pirateria, contraffazione, o uso del lavoro altrui per il proprio guadagno mi ha sempre infastidito. Quando mi è capitato di sentir parlare di questo argomento da parte di una persona direttamente interessata dall’argomento durante una cena, dentro di me ho avuto una conferma: stiamo facendo una cosa buona e giusta.

Quindi tornando sul pezzo. Cos’è Rights Chain? E un’iniziativa che vuole dare agli artisti uno strumento, semplice ed efficace, per poter dimostrare in qualsiasi sede di aver creato un’Opera. Sfruttando l’esperienza delle persone che hanno fondato questa iniziativa, stiamo realizzando un progetto che può rispondere ad una domanda: “c’è qualcuno in grado di darmi una mano per dimostrare che ho creato io quell’opera e non tizio, che magari se la vende anche?”.

La risposta è: sì.

Perché gli strumenti per poterlo fare ci sono, ma sono complessi e spesso difficilmente accessibili. Rights Chain li mette tutti assieme e li semplifica senza renderli banali. Ho paura di mettermi a discutere con qualcuno per dimostrare che il metodo funziona? No, e se la mia esperienza può venire in aiuto di una causa come quella della proprietà intellettuale, allora ben venga.

Oggi Rights Chain è in fase sperimentale, in prova da una trentina di persone in 6 nazioni che ci stanno aiutando a sistemare dei problemi di funzionalità. Sono tutti artisti o comunque professionisti che della propria inventiva vivono e pagano le bollette. La Piattaforma è stata completata e collaudata, annovera tecnologie che godono di grande “eco” nel settore tecnologico, come BlockChain che è forse l’elemento più importante di tutta la Piattaforma tecnologica. Tecnologie che stanno diventando di interesse delle grandi aziende e delle istituzioni, ma a noi non interessano.

A noi interessano gli individui e la loro capacità creativa.

Perché sono loro ad essere il cuore dell’Iniziativa e per questa ragione oggi siamo all’opera su due grandi attività. La prima è quella di completare la Piattaforma tecnologica in tutte le sue funzionalità. La seconda è quella di riuscire a concludere i preparativi per fondarla come organizzazione no-profit.

Grazie ai riscontri che abbiamo avuto durante le scorse fiere in cui abbiamo avuto occasione di parlarne (Comicon di Napoli, Festival del Fumetto di Novegro) siamo stati stimolati ad andare avanti e continuare a investire il tempo nella realizzazione di questo progetto. E finché troveremo supporto continueremo nella sua realizzazione.

La strada è sicuramente lunga e non poco complessa, ma la Missione che abbiamo in mente è chiara come la nostra determinazione. Ci auguriamo che l’Iniziativa piaccia; a qualcuno non piacerà, ma ce ne faremo una ragione. In una delle prime bozze del progetto la frase di apertura era “Se vuoi farti dei nemici, prova a cambiare qualcosa”.

Noi intendiamo cambiare qualcosa.

Concludo (finalmente). Grazie al sostegno e alle reazioni che abbiamo avuto nel descrivere a voce il nostro progetto, abbiamo trovato forza e motivazione di andare avanti. E quindi continueremo su questa strada.

Cercheremo di essere presenti ai prossimi eventi fieristici in Italia per chi volesse conoscerci o parlare della nostra iniziativa. Pubblicheremo sulla nostra pagina Facebook le eventuali date e dove trovarci: se avete dubbi, curiosità, suggerimenti o domande siamo ben felici di ascoltare e sapere la vostra opinione, positiva o negativa che sia.

Grazie ancora per l’interesse e per il sostegno di tutti coloro che lo hanno manifestato fino ad oggi!

A proposito dell'Autore o Autrice

Sebastian Zdrojewski

Sebastian Zdrojewski

Founder, (He/Him)

Ha lavorato per 25 anni nel settore IT affrontando problemi di sicurezza informatica, privacy e protezione dei dati per le aziende. Nel 2017 fonda Rights Chain, un progetto che mira a fornire risorse e strumenti per il copyright e la protezione della proprietà intellettuale per i creatori di contenuti, gli artisti e le imprese.