Sapresti riconoscere una notizia generata artificialmente? - Come l’IA alimenta le “fake news”.

Se avete passato qualche minuto su Tiktok o X negli ultimi giorni, è probabile che vi siate imbattuti nella preoccupante notizia che riportava un grave incendio all’interno del celebre Museo Nazionale del Louvre, a Parigi. Alternativamente, può essere che abbiate avuto l’occasione di vedere fotografie rappresentanti l’ancora più amata Tour Eiffel, sempre rigorosamente in fiamme. Per quanto all’interno dei post menzionati fossero presenti immagini e video, è importante specificare che sono entrambe notizie false, le cosiddette “fake news” che sembrano infestare il vasto mondo di Internet da anni a questa parte. 

Ma se sono informazioni non vere, storie fabbricate per ricevere attenzione e seminare preoccupazione, com’è possibile che le immagini di riferimento siano così reali?

L’intelligenza artificiale fa parlare di sé ogni giorno, che si tratti di software per la generazione di immagini che utilizzano in modo spropositato l’arte altrui, o di video virali che ritraggono politici pronunciare parole che non avrebbero mai lontanamente pensato, si può dire che il potere di questa tecnologia sia oggettivamente innegabile. Ci troviamo, quindi, di fronte alle considerevoli capacità di generazione e manipolazione dell’immagine delle intelligenze artificiali: una frase accuratamente descrittiva è abbastanza per ottenere risultati verosimili. Dopodiché, basta poco per diffondere delle “fake news”: un post su un social network, uno su un’altra piattaforma, parole chiave per attirare l’attenzione, e il gioco è fatto. La storia si scrive da sola, gli umani sono alimentati dalla curiosità e dalla sorpresa - essere i primi a scoprire una notizia porta inevitabilmente alla diffusione della stessa, il passaparola funziona senza necessitare di input esterni, e se l’informazione è propriamente sconvolgente è in grado di raggiungere velocità inimmaginabili. Il concetto di “virale”, di fatti, gira intorno a questa tendenza.  

Il dubbio sorge spontaneo: quante delle notizie in cui ci si imbatte quotidianamente, positive o negative che siano, presentano contenuti completamente falsi?

Fortunatamente, la situazione attuale è ancora più che gestibile. Per quanto possa presentare una considerevole preoccupazione per il futuro, al momento non è necessario spaventarsi. In media, una notizia generata artificialmente viene smentita nel giro di qualche giorno, il lasso di tempo massimo documentato fino ad ora è di poco più di due settimane, e fu un singolo caso isolato durante il mese di Marzo 2023. 

Le notizie qui menzionate tendono a riportare informazioni poco plausibili, oppure fatti che possono essere smentiti con una semplice ricerca su Internet - si dice “fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio”, ancor di più in situazioni simili. Una vicenda come un potenziale incendio di un edificio dall’enorme valore culturale come il Louvre, o di un monumento storico come la Tour Eiffel, verrebbe sicuramente pubblicata da varie testate giornalistiche e farebbe il giro del mondo in meno di dieci minuti contati. Una tempestiva ricerca successiva alla “scoperta” della notizia porta solitamente al celebre sito di Reddit, più precisamente al subreddit “/Midjourney”, mostrando così il post originario dell’immagine utilizzata come prova di ciò riportato. Midjourney, infatti, è il software di intelligenza artificiale attualmente più utilizzato nella generazione di fotografie verosimili - vien da sé, quindi, che i risultati ottenuti tramite questo programma vengono solitamente diffusi come presunte testimonianze.

Le “fake news” in questione, solitamente, riportano storie collegate al mondo della politica e a figure celebri: che si tratti del Papa o dei Principi inglesi, nessuno viene risparmiato. Durante i primi mesi del 2023, il Pontefice divenne infatti protagonista di una serie di articoli riguardanti il suo vestiario: si diffuse una fotografia particolarmente realistica che lo ritraeva mentre indossava un giubbino molto simile all’abbigliamento prodotto dalla celebre marca Balenciaga. La foto venne “smentita” il giorno stesso in cui si diffuse, diventando comunque una notizia virale grazie alla sua natura generalmente innocente e ben lontana dall’essere nociva: nei giorni successivi, infatti, sia giornali online che notiziari televisivi ne parlarono.

A distanza di poco dalla vicenda appena menzionata, altre fotografie particolarmente verosimili cominciarono a girare: ritraevano il Principe Harry e il fratello William durante l’incoronazione di Re Charles III tenutasi nel mese di Maggio. I due sembravano immortalati in una serie di fraterni abbracci, con sorrisi sereni e atteggiamenti apparentemente positivi nei confronti l’uno dell’altro. Ci vollero dodici giorni per smentire questa serie di fotografie.

La politica, ovviamente, sembra essere sempre al centro di queste vicende. Nella prima metà del 2023 circolò, infatti, un video raffigurante la democratica ex Segretaria di Stato statunitense Hillary Clinton. Apparentemente, la diplomatica sembrava apertamente promuovere la candidatura alla presidenza del governatore della Florida repubblicano Ron DeSantis. La verosimiglianza del video era supportata dalla grafica in sovrimpressione: il logo MSNBC e la frase: "Hillary Clinton appoggia DeSantis" - un portavoce del canale televisivo dichiarò che il soggetto in questione non era appartenente ad alcun servizio da loro filmato. Una revisione più attenta del video sottolineò gli errori commessi dall’intelligenza artificiale durante la sua generazione, mostrando come il movimento della bocca non coincidesse con le parole pronunciate, oltre al tono monotono della diplomatica.

Ricordate l’incidente del sommergibile Titan, dell’azienda OceanGate? La disgrazia avvenuta poco prima dell’Estate 2023 divenne cibo per l’intelligenza artificiale. A pochi giorni dalla scomparsa del veicolo nell’Oceano Atlantico, su X hanno cominciato a circolare delle immagini ritraenti i detriti del mezzo, solitamente accompagnate da uno scatto raffigurante delle scarpe sul fondale marino. Nel giro di tre giorni si smentì la veridicità delle foto, specificando che lo scatto in accompagnamento fosse veritiero, ma neanche lontanamente collegato alla vicenda di OceanGate.

La disinformazione è sempre esistita. Fatti poco chiari, testimonianze errate e bugie hanno sempre fatto parte del campo giornalistico, non è una novità - è pressoché inevitabile, quando si tratta della diffusione di informazioni e della conoscenza. Il che significa che, di fronte ai recenti sviluppi in ambito tecnologico e alla sempre maggiore diffusione dell’intelligenza artificiale, è fondamentale agire come si è sempre fatto - possibilmente, sarebbe l’ideale prestare più attenzione a ciò che si legge e che si sente, allenando il giudizio personale e il buon senso. Non è mai saggio fidarsi di qualcosa senza effettuare ricerche personalmente. 

A proposito dell'Autore o Autrice

Yako

Yako

Articolista, (Lui/Loro)

Content Creator in ambito cosplay, gaming e animazione. Con un diploma in lingue straniere e una grande passione per la cultura orientale, scrive di diritto d’autore per proteggere i lavori di artisti e giovani menti. Cosplayer dal 2015, Yako è un sostenitore dell’identità di genere e dello sviluppo della propria creatività tramite attitudini personali: che siano giochi di ruolo, cosplay o scrittura.