Le radici dell'arte su Tumblr

Cosa succede su Tumblr? Qualcuno ha acceso un aspirapolvere e si sta risucchiando anni e anni di porno che avevamo messo da parte?
In realtà è proprio così, ma dobbiamo fare un passo indietro e capire quali sono le motivazioni dell'azienda.
 
Abbiamo affrontato marginalmente questo problema la settimana scorsa su questo blog.
 
Il 16 Novembre, l'app di Tumblr è stata messa alla porta dall'App Store di Apple per via di contenuti pedopornografici trovati all'interno della piattaforma. Naturalmente questi contenuti sono stati prontamente rimossi e Tumblr conferma il proprio impegno nel combattere questo genere di materiale sulla propria piattaforma.
Nonostante la rimozione, non sono tuttavia rientrati nell'App Store: forse perché Apple si è accorta che i contenuti della piattaforma erano un pochino sopra le righe rispetto alle loro linee guida per le app ammesse nel loro store. A quanto pare, Tumblr è dovuta correre ai ripari: rimanere fuori dall'Apple Store era una perdita di immagine, traffico e conseguentemente anche di soldi, situazione insostenibile. Hanno preso quindi la decisione che potete leggere a questo link
 

Il 17 Dicembre partirà un motore di ricerca simile al Content ID di Youtube

 
Il 17 Dicembre, partirà un motore di ricerca, simile al Content ID di Youtube, che scorrazzerà in mezzo ai contenuti dei nostri account Tumblr e "riconoscerà" e imposterà come privati tutti i contenuti che mostreranno scene di sesso, capezzoli femminili (quelli maschili invece sono casti e puri) e genitali (questi di entrambi i sessi...) sia sotto forma di fotografia che come illustrazione.
Sappiamo bene come funziona il Content ID: persino chi l'ha sviluppato si rende conto che ora come ora non è ancora in grado di identificare correttamente i contenuti; proviamo a immaginare come sarà il "Lewd-ID" di Tumblr... Ma anche questo ci interessa marginalmente, perché l'arte è arte anche se è pornografica e anche se è erotica.
Se volete farvi due risate, a questo link trovate i falsi positivi flaggati dal nuovo algoritmo di Tumblr.
 
Mario
 
Il filtro andrà a impostare come privati i nostri contenuti "lewd", ma questo cosa significa? Che centinaia di migliaia di contenuti originali perderanno la loro carta di identità e diventeranno orfani di quegli autori che avevano caricato il contenuto esclusivamente su Tumblr. 
Immaginiamo il blog di un fotografo di nudi: sicuramente ha un profilo pieno di fotografie che verranno bloccate dal rastrello che stanno per far passare. Ora supponiamo che questo fotografo abbia caricato i suoi contenuti solo ed esclusivamente su Tumblr; alla rete sono piaciuti e gli utenti li hanno condivisi e sparsi per il web in maniera esponenziale e incontrollata, spesso magari linkando direttamente il suo profilo Tumblr (o perlomeno così hanno fatto se condividono i contenuti in modo corretto). Cosa succederà cliccando su quel link, una volta entrato in funzione il nuovo filtro?
 
"404 Forbidden"
 
"questo contenuto è stato reso privato"
 
L'idea che possa essere così mi spaventa: la possibilità che centinaia di migliaia di opere possano perdere i loro genitori è pazzesca, ma soprattutto, rischiano di essere strappate ai loro autori. Qualcuno potrebbe dire: "Come sarebbe a dire strappate? Il proprietario ha gli originali!" Vero, il proprietario potrebbe avere gli originali per far valere il suo diritto... il condizionale però è d'obbligo. Tumblr è stato lanciato nel 2007, cioè 11 anni fa. Cosa può essere successo a centinaia di hard disk in 11 anni?
 

Tumblr è stato lanciato nel 2007, ovvero 11 anni fa, sapete cosa può essere successo a centinaia di hard disk in 11 anni?

 

Soprattutto perché fino a qualche anno fa non esisteva il salvataggio in cloud... Possono essersi rotti, andati persi o i dati possono essere stati corrotti. Essendo una persona abbastanza minuziosa nel salvare i miei dati importanti, in quanto illustratore, ho centinaia di file sorgente delle mie illustrazioni. Dal 2010 a questa parte ho sempre avuto i dischi in backup e ciononostante mi si sono corrotti i file di più di un centinaio di illustrazioni che non riesco più ad aprire, né da una parte né dall'altra.
E io ho un sistema di backup: immaginiamo le centinaia di persone che possono aver perso i dati nelle più svariate maniere e che potrebbero non essere più in grado di dimostrare la paternità dei propri lavori e non avranno strumenti per far valere il loro diritto, perché la prima immagine caricata sui social non sarà più una proveniente da un loro account. 

A proposito dell'Autore o Autrice

Luca Donnarumma

Luca Donnarumma

Co-Founder, (He/Him)

Biografia in aggiornamento