TheTrueJack - la mente dietro ai nostri design autunnali!

Y: Raccontaci un po’ di te e del tuo lavoro, il tuo stile artistico e medium prescelto, qualsiasi cosa riguardante la tua arte che ritieni importante. 
T: Ciao, piacere di conoscervi! Sono TheTrueJack, una persona non binaria residente in Abruzzo - più precisamente, in provincia di Teramo. Disegno da quando ho memoria, ma posso dire di aver iniziato a vederlo da un punto di vista un po' più "serio" quando avevo circa 13-14 anni, intorno agli anni tra la Scuola Secondaria di primo grado e di secondo. Sinceramente non ho mai avuto dei riferimenti artistici estremamente specifici, motivo per cui il mio stile ha virato in una direzione molto personale. Sicuramente, anime, manga e videogiochi hanno influito.

Y: Com’è il panorama dell’arte nel territorio in cui vivi, o da cui provieni? 
T: Ho avuto la fortuna di crescere a Termoli, paese natale di Jacovitti: il liceo artistico che ho frequentato è a suo nome e le iniziative che organizzava la mia scuola a tema fumetti erano molteplici. Ragion per cui ho avuto modo di interagire con persone che, come me, erano interessate all’argomento, di partecipare a laboratori pomeridiani e anche a molti concorsi a premi - un paio li ho anche vinti!

Y: Cosa ti ha spinto ad entrare nel mondo dell’arte digitale? Come hai cominciato il tuo percorso artistico? Raccontaci del tuo corso di studi. Hai studiato qualcosa di specifico riguardante l’arte o il tuo interesse è nato da altro?
T: Dopo il liceo artistico ho frequentato la Scuola Internazionale di Comics di Pescara, che mi ha aiutato a crescere soprattutto dal punto di vista tecnico. L’uso del digitale è stata perlopiù un’esigenza lavorativa, lì sono completamente autodidatta.

Y: L’arte è un ambito impegnativo, seppur estremamente soddisfacente. Che impatto ha avuto sulla tua vita fino ad ora?
T: Beh, la mattina mi sveglio e penso a quello che dovrò disegnare durante la giornata, la notte vado a dormire e penso a quello che devo disegnare il giorno dopo, ahah! Direi che l’impatto nella mia vita è notevole, le mie giornate ruotano letteralmente intorno a questo.

Y: La tua arte ti permette di sostenerti economicamente? 
T: Sì, al momento riesco a pagarci le bollette. C’è da dire comunque che conduco una vita molto minimal e modesta - niente cene o pranzi fuori, niente sfizi o acquisti che non siano utilità, niente abbonamenti a servizi (non ho neanche il wi-fi): tutto quello che avanza lo metto da parte per quei mesi in cui guadagno meno (o non guadagno niente, perché capita anche questo). Quindi si può dire che il mio obbiettivo è sicuramente quello di aumentare un po’ di più i miei guadagni e non arrivare a fine mese con l’acqua alla gola.

Y: Che piattaforme utilizzi per promuovere il tuo lavoro? Credi che debbano essere sistemate e migliorate in alcun modo? Pensi che una nuova piattaforma riguardante solo l’arte digitale potrebbe essere utile?
T: Con l’esperienza ho capito che per fare questo lavoro bisogna provare quante più piattaforme possibili, scartare quelle che non funzionano e spingere su quelle dove vediamo più riscontro. Per me, al momento, funzionano molto bene DeviantART, VGen ed Etsy. La prima è quella dove lavoro di più e da più tempo (quasi 12 anni!) ma allo stesso tempo è anche quella che avrebbe bisogno di più migliorie, in primis l’organizzazione del materiale all’interno dei gruppi (procedimento inutilmente lento e tedioso) e la pessima chat (che a volte cancella i messaggi da sola mentre li stai scrivendo!)

Y: Hai mai avuto problemi riguardanti il copyright e la sua gestione? 
T: Fortunatamente no! Presto molta attenzione a inserire sempre i vari watermark e a non condividere file di dimensioni troppo grandi, sia quando mando le anteprime ai clienti che quando mi sponsorizzo sui social. Per ora non ho mai avuto problemi.

Y: Sei favorevole all’uso della tua arte da parte delle Intelligenze Artificiali per arricchire il loro database?
T: Sono favorevole nel momento in cui gli artisti vengono pagati per ciascun’opera concessa a questi database, ma nel momento in cui i disegni vengono rubati e usati senza consenso lo ritengo un grave problema. Io, comunque, non concederei i miei lavori per un uso di questo tipo, neanche sotto pagamento, perché un disegno (essendo espressione visiva di un’emozione) ha senso che venga fuori dalla mano e dalla mente di una persona, non da un algoritmo. Questa è la mia opinione personale. 

Y: Cosa cambieresti del panorama artistico attuale se potessi? Cosa ti aspetti dal futuro dell’arte?
T: Cambierei la bassa considerazione che si dà agli artisti, soprattutto in ambito lavorativo. Disegnare non è una capacità innata che arriva dal nulla. Proprio come uno sport, richiede disciplina, studio, costanza e allenamento continuo. Sminuire tutto questo impegno (che dura anni e anni nella vita di un’artista) non pagando gli artisti o pagandoli troppo poco solo perché è un lavoro “creativo” (quindi non essenziale dal punto di vista pratico come possono essere altri mestieri) è, a mio parere, quanto di più sbagliato esista nel panorama odierno. Vorrei aggiungere che questa cosa spesso non è aiutata proprio dagli artisti stessi, che si sminuiscono da soli regalando o svendendo il loro lavoro. 

Y: Che ne pensi della gestione delle artist alley in fiera al giorno d’oggi? Ci sono esperienze che vorresti condividere con noi?
T: Fino ad ora mi è capitato di partecipare ad alcune fiere solo con lo stand della Scuola Comics, quindi sono completamente ignorante riguardo a questo argomento, chiedo venia! Spero di avere occasione di esplorare meglio questo ambito in futuro.

 

Ringraziamo ancora @thetruejack_art per il lavoro svolto per noi e per questa breve intervista! Speriamo che il suo punto di vista possa avervi aiutato ad allargare i vostri orizzonti. Se le nsotre mascotte hanno la loro "divisa autunnale" lo dobbiamo solo alla disponibilità e bravura di quest'artista!

Vi ringraziamo per la lettura!

A proposito dell'Autore o Autrice

Yako

Yako

Articolista, (Lui/Loro)

Content Creator in ambito cosplay, gaming e animazione. Con un diploma in lingue straniere e una grande passione per la cultura orientale, scrive di diritto d’autore per proteggere i lavori di artisti e giovani menti. Cosplayer dal 2015, Yako è un sostenitore dell’identità di genere e dello sviluppo della propria creatività tramite attitudini personali: che siano giochi di ruolo, cosplay o scrittura.