Intervista a @meltyrice - Artista Digitale Freelance

YP: Raccontaci un po’ di te e del tuo lavoro, il tuo stile artistico e medium prescelto: qualsiasi cosa riguardante la tua arte che ritieni importante. 

MR: Ciao! Mi chiamo Kim e sono un'artista freelance di 23 anni. Mi cimento principalmente in lavori in stile anime su supporti digitali e tradizionali (principalmente digitali, in realtà). Disegno da quando avevo 3 anni, è un hobby che ho coltivato per la maggior parte della mia vita. La maggioranza delle mie conoscenze nasce da insegnamenti da autodidatta: che si tratti di reverse engineering (ingegneria inversa) di altri stili o studi personali.

 

YP: Cosa ti ha spinto ad entrare nel mondo dell’arte digitale? Come hai cominciato il tuo percorso artistico? Inoltre, com’è il panorama dell’arte nella nazione in cui vivi, o da cui provieni?

MR: Nel periodo dedicato principalmente all'arte tradizionale, utilizzavo solo inchiostro e matita su carta, risultando principalmente in lavori monocromatici. La difficoltà della teoria del colore su carta era scoraggiante (e il prezzo dei materiali artistici non era da meno!); quindi il digitale mi è apparso presto molto più pratico ed economico: i software e l'hardware mi permettevano, e  permettono tuttora, di annullare/ripristinare, provare diversi colori, ecc. tutto comodamente dal mio PC!

Per quanto riguarda l'inizio del mio percorso artistico posso dire che le mie due sorelle maggiori sono state una grande fonte di ispirazione per me. Quando ero ancora piccola loro frequentavano già il liceo e disegnavano molto in stile anime, quindi ho iniziato a farlo anche io.

Ho sempre vissuto negli Stati Uniti, e devo ammettere che il panorama artistico è semplicemente "okay" - Ancora oggi l’arte non viene considerata come professione valida in generale, non è vista come argomento di troppa importanza. Durante i miei anni di scuola è stato ancora più evidente, soprattutto perché il college che ho frequentato era dedicato all’ambito STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica)

 

YP: Raccontaci del tuo corso di studi. Hai studiato qualcosa di specifico riguardante l’arte o il tuo interesse è nato da altro? A che livello ti considereresti ora come ora? 

MR: Il mio studio consisteva nel disegnare qualunque cosa pensassi fosse entusiasmante da disegnare: se avevo voglia di creare delle “majokko” (streghette), lo facevo senza pensarci due volte. 

Ora come ora, sono felice di poter affermare che mi definisco una professionista.

 

YP: L’arte è un ambito impegnativo, seppur estremamente soddisfacente. Che impatto ha avuto sulla tua vita fino ad ora?

MR: L'arte mi ha sicuramente plasmato in molti modi diversi. Le persone che incontro e di cui mi fido provengono tutte in gran parte dal canale Twitch che utilizzo per lo streaming dei miei lavori. Inoltre, è anche una parte importante del mio “senso di sé” e ciò che mi rende "me". Mi aiuta a definire cosa voglio fare e come mi avvicino alle cose, problemi, situazioni e relazioni.

 

YP: La tua arte ti permette di sostenerti economicamente? Nel caso non fosse così, è un obiettivo che hai o meno?

MR: Sì, fortunatamente, l'arte è una fonte di sostegno economico per me.

 

YP: Che piattaforme utilizzi per promuovere il tuo lavoro? Credi che debbano essere sistemate e migliorate in alcun modo? Pensi che una nuova piattaforma riguardante solo l’arte digitale potrebbe essere utile?

MR: Twitch, Twitter, Instagram, Pixiv. Onestamente, non so nulla di algoritmi o web design, quindi non posso dire specificamente come si potrebbero risolvere i problemi odierni, ma posso dire cosa mi piace di ciascuna piattaforma. Twitch è ottimo per le comunità e rende la creazione molto più umana, perché è presente un pubblico dal vivo. I  fan non sono rappresentati da numeri, perché sono letteralmente lì, solo a distanza di uno schermo. Twitter è fantastico in termini di numeri. Instagram... lo uso solo per ottenere più visualizzazioni, per essere onesti. Personalmente non mi piace per niente. Pixiv è la piattaforma artistica numero 1 di sicuro: non so come fanno, ma forniscono un buonissimo engagement molto tempo dopo i post, sono presenti inoltre delle classifiche che funzionano molto bene, e che sono riuscita a raggiungere facilmente nelle prime settimane senza alcuna connessione relazionale. Il loro algoritmo di raccomandazione / post correlati è sorprendente. Pixiv rende la pubblicazione di opere d'arte molto gratificante. Per quanto riguarda Artstation posso dire che lo utilizzo solo come portfolio. Sinceramente, non credo che una nuova piattaforma aiuterebbe: la maggior parte di solito non prende piede, e probabilmente non avrebbe il buon equilibrio di pubblico che ha Twitter.

Ad esempio, Artfol all'inizio sembrava promettente, ma è stata dimenticata in pochissimo tempo. La mia teoria è che non si dovrebbe volere una piattaforma che si rivolga specificamente all'arte se si desidera ottenere visualizzazioni, sarebbe come avere una piattaforma per artisti da artisti. Un normale consumatore di arte in stile anime non farà di tutto per scaricare una nuova app esclusiva per l'arte. Deviantart e Artstation sono eccezioni perché sono ormai di lunga data. Potrei sbagliarmi però, vedremo come si evolverà la situazione di Artstation.

 

YP: Hai mai avuto problemi riguardanti il copyright e la sua gestione? 

MR: Non ho avuto problemi "personali" con l’argomento. So di avere alcuni dei miei lavori pubblicati su altre piattaforme senza il mio consenso, inclusi siti come alibaba, dove vendono prodotti raffiguranti le mie opere. Tuttavia, non mi infastidisce troppo come cosa. È sempre stato un problema, sarà sempre un problema e al momento ho cose peggiori di cui preoccuparmi. Non posso dire di essere così sicura del futuro però, ma vedremo.

 

YP: Hai mai avuto esperienze nell’ambito di arte rubata? Come hai affrontato la situazione? Sulla stessa lunghezza d’onda, ti è mai successo che qualcuno ripostasse i tuoi lavori e li spacciasse per suoi? In caso di contatto con questa persona, com’è stato il suo comportamento a riguardo?

MR: Ho presentato una denuncia, sono andata avanti, ha trovato altre opere rubate, le ho ignorate. Non ho mai incontrato direttamente qualcuno che rubasse la mia arte, ma ho denunciato pubblicamente una questione simile per conto di qualcun altro. Non ho inviato un messaggio diretto all'artista originale perché la sua casella di posta era chiusa e, conoscendo l'ovvia immoralità dell'arte rubata, non ho avuto problemi a pubblicare pubblicamente il nome di quest’ultimo e la vicenda sviluppatasi. 

Ho dimenticato di menzionare che ho anche inviato personalmente un messaggio ad un artista che ha copiato dei miei lavori, ma mi ha bloccato senza degnarmi di una risposta. Nel complesso, direi che se passi del tempo sui social media, sai benissimo che pubblicare opere d'arte copiate senza permesso è ovviamente immorale. Tuttavia, le persone continuano a cercare di farla franca.

 

YP: Qual’è la tua opinione sugli NFT e sul loro impatto sul mondo dell’arte digitale? Sei favorevole all’uso della tua arte da parte delle Intelligenze Artificiali per arricchire il loro database?

MR: Gli NFT non hanno fatto molto in termini di arte digitale. Adoro l'idea di ottenere più monetizzazione e supporto dai fan, ma gli NFT si basano su un concetto troppo "traballante". Se ci fosse un modo infallibile per dire "Ehi! Possiedo una copia digitale speciale dell'artista e l’ho supportato direttamente!" sarebbe fantastico! Sarebbe una vittoria per l'artista e una vittoria per il consumatore; ma ovviamente gli NFT erano difettosi fin dall'inizio e sono sommersi da polemiche. Nel complesso, non credo sinceramente che abbiano avuto un grande impatto fino ad ora.

L'intelligenza artificiale, invece, sembra un ottimo strumento. Penso che sarei d'accordo con l’utilizzo da parte dell’IA della mia arte per arricchire il loro database se venissi ricompensata. Se si impegnassero davvero e chiedessero il permesso agli artisti (un compito arduo), sarebbe molto più etico. L'intelligenza artificiale dovrebbe essere pensata come uno strumento commerciale.

 

YP: Cosa cambieresti del panorama artistico attuale se potessi? Cosa ti aspetti dal futuro dell’arte?

MR: Personalmente, non credo ci sia molto da cambiare. Le cose funzionano come dovrebbero. Sinceramente non sono preoccupata per l'IA perché so che ha moltissime limitazioni. Una cosa che mi preoccupa, invece, è come informa erroneamente gli artisti meno esperti; se si continua così avranno tutti paura di intraprendere un percorso artistico. Difatti, una delle mie ambizioni su Twitch è proprio combattere questa disinformazione: il mio obiettivo è informare e incoraggiare gli artisti alle prime armi.
Penso che il valore dell'arte sarà definito più chiaramente in futuro, specialmente con il rilascio delle Intelligenze Artificiali. L'arte è sempre stata un lusso e rimarrà sempre un lusso. La mia arte è per le persone a cui piace il mio stile, e se preferiscono l’arte generativa delle IA,  se cambiano gusto estetico e non apprezzano più il mio lavoro, non è un mio problema.

Sono convinta che l'arte generata da IA sia solo un promemoria del fatto che l'arte è un lusso: può essere apprezzata da chiunque, ma non sarà mai apprezzata da tutti.


Ringraziamo ancora @meltyrice per il tempo dedicatoci e speriamo che l'intervista sia stata di vostro gradimento!

 

A proposito dell'Autore o Autrice

Yako

Yako

Articolista, (Lui/Loro)

Content Creator in ambito cosplay, gaming e animazione. Con un diploma in lingue straniere e una grande passione per la cultura orientale, scrive di diritto d’autore per proteggere i lavori di artisti e giovani menti. Cosplayer dal 2015, Yako è un sostenitore dell’identità di genere e dello sviluppo della propria creatività tramite attitudini personali: che siano giochi di ruolo, cosplay o scrittura.